Febbraio 2010
Non sai bene cosa aspettarti dalla Cambogia, tanto più che arriva alla fine di una parentesi lavorativa indonesiana non molto serena. La frontiera è una tenda e il paesino di confine dove ti fai una fototessera sembra un mix tra far west e sud Italia anni ’50.
Entrato dalla porta di servizio, cerchi di capire, vedi un paese giovane, perché gran parte della passata generazione è stata fatta sparire, nel senso purtroppo letterale. Un paese che ritrova la voglia di “vivere”. Ti perdi tra Angkor Wat, e cerchi di scorgere il confine del lago Tonle Sap.

I templi di Angkor vanno visti all’alba, idea tutt’altro che originale vista la folla presente. Tuttavia lo spettacolo lascia senza parole
Conti di tornarci un giorno… Perché quei templi nella foresta hanno qualcosa di magico.
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